venerdì 7 agosto 2009

La pronipote di Federico II , principessa archeologa Yasmin von Hohenstaufen, rivendica sacralità reliquia dinastica spilla del Museo Bargello

Abbate Avril de Sueve d'Anjou, ostenta la Sindone, sulla spalla destra l'avito stemma dei d'Anjou.



Capitello abbazia Avril de Saint Genis Burey d'Anjou(Aquila sveva e fiordaliso dei d'Anjou Plantageneti)
Sarcofago di Federico de Sueve, figlio di Federico II ed Isabella d'Inghilterra e della sposa Elisabetta d'Austria Babenberg











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E'giusto che la spilla sindonica del Bargello sia esposta almeno una volta all'anno con la cintola della Madonna di Prato ,che faceva parte del tesoro di Federico II(come confermano i Monumenta Germaniae Historica).La spilla nella versione originaria era di Federico II e proveniva da Prato ove nel castello Federico custodiva le Bende di Cristo e la Sindone.I Cristiani non possono essere privati dell'ostensione di tale reliquia che potrebbe contenere ancora frammenti delle Bende di Cristo , santificata poiche'gli archivi dell'Abbazia Avril de Saint Genis confermano trattarsi di un contenitore sindonico dell'antenata della principessa Yasmin, ovvero Elisabeth d'Austria Babenberg , sposa di Federico de Sueve sepolti nell'abbazia Avril de Saint Genis.L'abbazia dipendeva dall'Abbazia de Lyon ove era custodita la campana con gli stemmi degli Hohenstaufen d'Anjou,Aquila, fiordalisi e delfini, tuttora nota come la campana Avril de Saint Genis che risuona ancora nell'abbazia,una copia della campana Avril Burey Anjou che nel pendolo celava lamine di un chiodo di Cristo,rinvenuta nello scrigno con le bende di Cristo ereditate dalla principessa Yasmin e custodite con le reliquie del Golgota a Edimburgo.



La Principessa Yasmin von Hohenstaufen, pronipote di Federico II ed Isabella d'Inghilterra, dichiara che la spilla sindonica che originariamente era uno scrigno reliquiario delle Bende di Federico II custodite nel Castello di Prato, poi finite a Lyon e a Saint Genis, e poi disperse e ritornate nel Museo Bargello di Firenze, e'degna di Venerazione quale Santa Reliquia e sarebbe giusto fosse esposa nel Duomo di Prato,accanto alla cintola della Vergine che apparteneva agli Svevi,come dai Monumenta Germaniae Historica.
La scoperta della Sindone e delle Bende di Cristo presso Federico II e' ormai un fatto assodato da parte degli studiosi e dello stesso Vaticano che hanno conferito un premio alla principessa Kathrin von Hohenstaufen , durante la mostra delle Bende di Cristo e della Sindone degli Hohenstaufen, presso il Castrum Petre Roseti.Ora a confermare il possesso da parte degli Hohenstauen delle reliquie di Cristo,oltre a documenti dei monaci cistercensi e benedettini ,pastorali di Francia ,abbazie, una prova viene anche dal museo Bargello di Firenze. La spilla sindonica reca in codice che Trancem (frammenti delle Bende di Cristo)sveve sono "permed",ossia nascoste, autem ovvero al contrario,ossia dietro nei contenitori della spilla.La conferma anche nell'Abbazia Avril de Saint Genis Burey Anjou ,il nome provenzale degli Hohenstaufen Plantagenet ,che traduce, come riportano i crittogrammi dell'Abbazia di Saint Genis e il Dizionario delle Famiglie Nobili di Francia Avril(Staufer Friius) Saint(Hohen)Genis(Staufen)Burey (Buren) Anjou (Plantagenet) .A svelare in anteprima la clamorosa scoperta della principessa Rosemarie Aprile von Hohenstaufen Puoti fu la Nazione del 24 dic 2004 che riporto' che la spilla del XIV secolo proveniente dalla Francia del Museo nazionale del Bargello, era una pilla sindonica sveva proveniente nella versione piu' antica da Prato,ove erano custodite le Bende di cristo nel castello di Federico II.Originariamente, apparteneva a federico II e riportava solo dei contenitori nascosti di trance delle Bende di Cristo di Federico II, dietro il volto sindonico .A trasformarla in spilla fu la principessa Elisabeth d'Austria sposa di Federico Enrico de Sueve, sepolta nell'abbazia Avril de Saint Genis accanto al marito Federico Avril de Saint Genis de Buren Anjou Staufer Friius Sicene Sueve Vocant Fontanas, ossia il figlio di Federico II ed Isabella d'Inghilterra,detto de Sueve, come dai crittogrammi della plaque dell'Abbazia .La spilla subì ulteriori rifacimenti e onde non si perdesse la memoria del valore reliquiario ,la discendente del XIV secolo, Elisabeth de Sueve fece incidere sull'arco della spilla " autem Trancem Sueve Permed ",ossia ilgioiello declama che la spilla "nasconde(Permed)dietro frammenti(Trancem) delle bende (trancem) di Svevia (Avril de Sueve) .I cerchietti di ornamento evocano i segni della teca impressi sulle bende e sindone stessa.Il volto sindonico riportato per quattro versi sulla spilla ripete la bocca semiaperta ,come dalle bende di Cristo, che fa intraverdere persino i denti , ripetendo le cicatrici sul volto e il doppio occhio riportato sulla sopracciglia e sulla guancia, segno che le bende che erano a contatto diretto del volto di Cristo sotto la sindone si erano spostate durante la Resurrezione.La spilla dunque custodiva il mistero delle Bende di Cristo e la Resurrezione, oltre la custodia da parte degli Hohenstaufen.(zenitnews)

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