domenica 6 settembre 2009

Gazzetta del Mezzogiorno:Erede di Federico II chiede di riavere Castel de Monte



Erede Federico II
chiede di riavere
Castel del Monte
FUORI DALLA NOTIZIA - Una nobile richiesta che meriterebbe un film
di Daniele Abbiati(Il Giornale 7 sett.09)

LA NOTIZIA. Castel del Monte è in stato di «estremo degrado» e la principessa Yasmin Aprile Von Hohenstaufen, che si proclama discendente diretta di Federico II di Svevia Hohenstaufen, ne chiede in un telegramma la restituzione. Ma la chiede a due padroni «sbagliati»: Comune di Andria e Regione Puglia. Mentre il maniero patrimonio Unesco è di proprietà del demanio.
Il castello federiciano e le sue pertinenze, infatti, furono acquistate dallo Stato italiano nel 1876 al costo di 25mila lire dal Duca Carafa di Andria. Attualmente la gestione di Castel del Monte è della Soprintendenza ai beni archeologici e attività culturali di Bari.
Nel telegramma inviato al procuratore della Repubblica di Andria (ma la sede della procura è nel vicino comune di Trani) e al sindaco di Andria la nobildonna rivendica il castello quale «patrimonio dinastico reliquario monastico di valenza graalica della santa progenie sicena sveva su cui non vige usucapione». La principessa annuncia che il maniero, «decaduto per l'incuria a simbolo di stupore dell'ignominia», sarà destinato a «onfalos della sapienza, scienza, centro della pace e dialogo tra i popoli nonché polo di eccellenza ricerca energie alternative e contro il cancro». (fonte: Ansa, 6 settembre 2009).




ANDRIA - Castel del Monte è in stato di “estremo degrado” e la principessa Yasmin Aprile Von Hohenstaufen, che si proclama discendente diretta di Federico II di Svevia Hohenstaufen, ne chiede in un telegramma la restituzione però a due padroni "sbagliati", Comune di Andria e Regione Puglia, in quanto il maniero patrimonio Unesco è di proprietà del demanio. Il castello federiciano e le sue pertinenze, infatti, furono acquistate dallo Stato italiano nel 1876 al costo di 25 mila lire dal Duca Carafa di Andria. Attualmente la gestione di Castel del Monte è della Soprintendenza ai beni archeologici e attività culturali di Bari.

Nel telegramma inviato al procuratore della Repubblica di Andria (ma la sede della procura è nel vicino comune di Trani) e al sindaco di Andria la nobildonna rivendica il castello quale “patrimonio dinastico reliquario monastico di valenza graalica della santa progenie sicena sveva su cui non vige usucapione”.

La principessa annuncia che il maniero, “decaduto per l’incuria a simbolo di stupore dell’ignominia”, sarà destinato a “onfalos della sapienza, scienza, centro della pace e dialogo tra i popoli nonchè polo di eccellenza ricerca energie alternative e contro il cancro”.





06 Settembre 2009

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